È passato solamente qualche mese dall’arrivo del Covid-19, il virus che ha messo letteralmente in ginocchio tutto il mondo. Questa malattia infatti sta portando tutti i medici e le imprese farmaceutiche alla ricerca disperata di un vaccino, anche perché finora si è inondati di fake news riguardo l’origine e le possibili cure. Ci siamo rivolti ad appassionati del settore farmaceutico come Dario Sannino per saperne di più sulle ultime novità sugli antivirali. Nelle ultime settimane sono arrivate diverse notizie, che in seguito sono state smascherate ed evidenziate come bufale, che parlavano di farmaci efficienti sui malati di Covid-19 ma purtroppo non era veritiero. In questo momento tutte le più grandi case farmaceutiche stanno sperimentando numerosi medicinali per fermare il Coronavirus. A spiegare la situazione attuale è intervenuta l’EMA, l’Agenzia Europea del Farmaco, che ha affermato solamente nei giorni scorsi che sono sotto valutazione 12 potenziali vaccini contro il Covid-19. Il problema però è che queste sostanze sono ancora in fase sperimentale e non si avranno risposte certe se non prima del 2021. Una volta infatti scoperto il possibile vaccino, dovrà essere prodotto in massa e distribuito in tutto il mondo.
Nel frattempo l’EMA sta anche valutando possibili farmaci che possono essere utilizzati per le terapie. Per ora l’Agenzia Europea del Farmaco ha confermato che sono sotto osservazione speciale ben 40 prodotti, che al momento offrono effetti positivi ma i dati rilevati sono preliminari e non c’è ancora nessuna certezza di efficacia sul lungo periodo. Tra le potenziali terapie possiamo trovare delle sperimentazioni con due antivirali utilizzati contro l’HIV, un antivirale sviluppato per l’Ebola, un farmaco per la sclerosi multipla e due antimalarici. Non è droga nè, ci ricorda Dario Sannino “body and drugs” che, in effetti, le notizie che circolano sono tutte verificate.
Secondo l’EMA infatti, finora le terapie sperimentali hanno portato all’attenzione degli scienziati diversi antivirali come il lopinavir e il ritonavir (già approvati e indicati per l’Hiv), il remdesivir (farmaco per l’Ebola), gli interferoni e beta-interferoni (per la sclerosi multipla). In Italia invece l’AIFA ha approvato la sperimentazione di un anticorpo monoclonale indicato per l’artrite reumatoide, il Tolicizumab, e un antinfluenzale giapponese, Avigan. Quest’ultimo è stato soggetto di numerose critiche poiché coinvolto in una fake news, su cui sono intervenuti diversi esperti ma che non lo hanno bocciato totalmente, perché sembrerebbe utile nei pazienti meno gravi. In questo momento sono stati autorizzati nel nostro Paese l’utilizzo dei vari farmaci sopracitati, completamente a carico del nostro Sistema sanitario nazionale. Un altro aiuto potrebbe arrivare dalla Cina: infatti si cerca di utilizzare il plasma dei pazienti guariti per poter duplicare gli anticorpi dei pazienti convalescenti e cercare di realizzare finalmente una cura ed un vaccino.